Lilian Caraian (1914-1982) fu un’artista triestina che operò nelle arti figurative, in campo musicale e nella poesia, ottenendo significativi risultati e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Risultati che ben rappresentano quella traccia culturale eclettica che ha caratterizzato il Novecento. Diplomata al conservatorio Tartini di Trieste, all’École Normale de Musique “Alfred Cortot” di Parigi e iscritta all’Accademia Ceciliana di Roma, dove però a causa della guerra non riuscì a concludere gli studi, iniziò subito la sua carriera concertistica da pianista.
Foto di Lilian tratta dal poster di una delle sue serate di recital pianistico in Grecia (anni 1949-50)
Fu però un felice incontro con la pittura nel ’53 che portò alla nascita dell’artista eclettica che conosciamo oggi. Trovando in essa un mezzo espressivo diverso e stimolante, ne venne assorbita quasi completamente tanto da abbandonare l’attività concertistica, ma non l’insegnamento. Seppe dare così un contributo notevole al panorama culturale e artistico triestino, sempre sensibile alle avanguardie , collaborando anche con artisti del calibro di Nino Perizi, Claudio Palčič, Bruno Chersicla e compositori come Carlo de Incontrera.
Illustrazione tratta dalla locandina del concerto di Lilian al Circolo di lettura di Gorizia (30 ottobre 1951)
In sospeso tra arte e musica inoltre, Lilian coltivò un’altra passione che tenne, quasi gelosamente, nascosta: quella per la scrittura e la poesia. Un’artista a tutto tondo dunque che, coerentemente con il suo modus operandi, desiderò che si costituisse, con un lascito testamentario, una fondazione volta ad incoraggiare e premiare in maniera tangibile tanto i giovani artisti quanto i giovani musicisti. La Fondazione fu così costituita nel 1984 rendendo l’eredità dell’artista una fonte di ispirazione ma anche di concreto supporto ai giovani talenti.
Foto della prima vernice triestina della Caraian alla Galleria Casanova, titolandola “I quadri di una poetessa pianista” (novembre 1954)